giovedì 14 luglio 2016

SEARCHING FOR CREATIVE PARTNERS IN EUROPE

Searching for creative partners in Europe?

Sei alla ricerca di uno o più partner per il tuo progetto del Sottoprogramma Cultura di Europa Creativa? Oppure vuoi proporti come partner per un progetto del Programma?
No panic. Sei nel posto giusto. Iscriviti al database ricerca partner del Creative Europe Desk Italia - Ufficio Cultura.
Dal 22 Aprile 2014 il nostro ufficio ha messo a disposizione di tutti gli operatori culturali e creativi un nuovo database ricerca partner per facilitare la partecipazione alle call del Sottoprogramma Cultura. Il database rappresenta un'implementazione dell'ex PSD del CCP Italy e per accedere è necessario avere un account @CreativeSpace (se avevi un account MyCCP, puoi accedere con le stesse credenziali).
Accedervi è facilissimo. Info e istruzioni sono disponibili sulla pagina ufficiale del PSD.
Il database è stato realizzato esclusivamente in inglese e ti invitiamo ad utilizzare l'inglese per descrivere la tua associazione e/o il tuo progetto per avere più chance in Europa.
Il database ha due funzionalità principali:
  1. pubblicazione di un progetto specifico per la ricerca partner;
  2. ricerca partner (semplice ed avanzata).


PRECAUZIONI PER L'USO.

  1. Tieni presente che il PSD è stato appena lanciato (sia in Italia che in Europa) e quindi occorreranno alcuni mesi per ottenere un effetto VIRALE, come direbbe uno scienziato della comunicazione.
  2. I database ricerca partner sono soltanto un supporto e non rappresentano una garanzia per il tuo progetto. Essere in "vetrina", però, ha sempre degli effetti positivi.
  3. I posti migliori per cercare partner sono le conferenze che si fanno in Europa (tieni sempre d'occhio la sezione eventi del nostro sito web e del sito web e della Commissione Europea).
Che aspetti? Accedi al PSD e fatti cercare. In bocca al lupo!

ALTRI LINK UTILI

Oltre al nostro database ricerca partner, puoi utilizzare anche:


TERMINI E CONDIZIONI

Il database ricerca partner del Creative Europe Desk Italia è protetto da copyright.
Il CED Ita non è responsabile dei contenuti pubblicati sul database.
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HOW TO EXPOSE YOUR CREATIVE IDEA - COME PRESENTARE UNA IDEA CREATIVA

Idea, Piano, Team, Successo, Azione

All eyes on you, you are finally in front of people interested in your idea, the breath becomes short and breathless, the heart follows the rhythm of a tap dancer (hysterical), salivation tends to zero ... and now?
Even the best of ideas can be ruined (or devalued) by inadequate presentation.
If you have an idea that seems interesting to you and you intend to present it to someone, there are some things you cannot ignore.
Do you have a valid idea?
In the short moments when we have intuitions, insights (as good ones say), everything seems clear to us. In these situations, we are usually in the shower, or driving after a long day of work, or during a dinner (with colleagues or friends) where wine and beer abound ...
"Anyone who has ever taken a shower has had an idea," says Nolan Bushnell: "It is the one who gets out of the shower, dries up and tries to make it happen that makes the difference." Bushnell makes no mention of dressing, but I think he takes it for granted ...
The first thing to do (once dressed) is to ask a few questions to evaluate your intuition and check whether, net of sleep, alcohol and other factors, it really has a value.
1. What problem or need does your idea solve?
2. How does your solution "work"?
3. Who are your ideal "customers"?
4. How do you plan to earn?
5. Who are your competitors and what do they do?
6. What are the weaknesses of your project?
Once written, black on white, your idea can take two forms:
- incomprehensible scribbles and meaningless words: the intuitions that (at two in the morning and with a cocktail in hand) seemed brilliant melted like snow in the sun. Now that you know it, you can stop wasting time and energy;
- a promising project which, despite some aspects still to be explored, seems interesting, useful and, above all, exciting.
Ah, I forgot: before proceeding, take a look at the post "#bastacazzate - a check list for your startup" by Fabrizio Martire, where you can find ideas of this type:
to. You have an idea and believe that it is the best idea ever conceived by a human being.
b. You have an idea, you haven't realized it yet, but you already have an NDA (Non-disclosure agreement) in your hands that you intend to have everyone willing to listen to you sign.
c. Sharing your project terrifies you because you think the big players will copy you.
d. Your project is a mix of LinkedIn, Facebook, FourSquare, Twitter and Instagram. But different.
is. Everyone you told it to told you it's cool. Including your parents and close friends.
If you answered "Yes" more than once ... maybe it's time to analyze your idea again and try to define it better.
How many pitches have you prepared?

 




tutti gli occhi puntati su di te, sei finalmente davanti a persone interessate alla tua idea, il respiro diventa corto e affannato, il cuore segue il ritmo di un ballerino di tip-tap (isterico), la salivazione tende a zero … e adesso?
Anche la migliore delle idee può essere rovinata (o svalutata) da una presentazione inadeguata.
Se hai un’idea che ti sembra interessante e intendi presentarla a qualcuno, ci sono alcune cose che non puoi ignorare.
Hai un’idea valida?
Nei brevi momenti in cui abbiamo delle intuizioni, degli insight (come dicono quelli bravi), tutto ci appare chiaro. In queste situazioni, di solito, siamo sotto la doccia, oppure alla guida dopo una lunga giornata di lavoro, oppure durante una cena (con colleghi o amici) in cui vino e birra abbondano …

Chiunque si sia mai fatto una doccia ha avuto un’idea”, afferma Nolan Bushnell: “E’ chi esce dalla doccia, si asciuga e cerca di realizzarla che fa la differenza”. Bushnell non fa accenno al fatto di vestirsi, ma credo che lo dia per scontato …
La prima cosa da fare (una volta vestito) è porti alcune domande per vagliare l’intuizione e verificare se, al netto del sonno, dell’alcool e di altri fattori, abbia davvero un valore.
1. Che problema o esigenza risolve la tua idea?
2. In che modo “funziona” la tua soluzione?
3. Quali sono i tuoi “clienti” ideali?
4. Come pensi di guadagnare?
5. Chi sono i tuoi competitors e cosa fanno?
6. Quali sono i punti deboli del tuo progetto?

Una volta scritta, nero su bianco, la tua idea può assumere due forme:
– scarabocchi incomprensibili e parole senza senso: le intuizioni che (alle due di notte e con un cocktail in mano) apparivano geniali si sono sciolte come neve al sole. Adesso che lo sai, puoi smettere di perdere tempo ed energie;
– un progetto promettente che, nonostante qualche aspetto ancora da esplorare, sembra interessante, utile e, soprattutto, appassionante.

Ah, dimenticavo: prima di procedere dai un’occhiata al post “#bastacazzate – una check list per la tua startup” di Fabrizio Martire, in cui trovi spunti di questo tipo:
a. Hai un’idea e credi che sia l’idea migliore mai concepita da un essere umano.
b. Hai un’idea, non l’hai ancora realizzata, ma hai già tra le mani un NDA (Non-disclosure agreement) che intendi far firmare a tutti quelli disposti ad ascoltarti.
c. Condividere il tuo progetto ti terrorizza perché pensi che i grossi player ti copieranno.
d. Il tuo progetto è un mix tra LinkedIn, Facebook, FourSquare, Twitter e Instagram. Però diverso.
e. Tutti quelli a cui l’hai raccontato ti hanno detto che è una figata. Compresi i tuoi genitori e i tuoi amici più cari.

Se hai risposto “Sì” più di una volta … forse è il caso di analizzare di nuovo la tua idea e cercare di definirla meglio.
Quanti pitch hai preparato?
Parlare della tua idea con amici e colleghi (il cui parere non è sempre affidabile) non è sufficiente: devi presentare il tuo progetto a persone esperte e, soprattutto, disposte ad investire.

Il pitch è un breve discorso che serve a promuovere e “vendere” la tua idea. Dovrai averlo sempre pronto, perché, se incontri qualche possibile partner o investitore, devi saper cogliere l’occasione al volo.
Tieni presente che non è sufficiente preparare un solo pitch: dovrai metterne a punto due o tre di diversa lunghezza, come suggerisce Fabrizio Capobianco di Funambol, da utilizzare a seconda delle circostanze.
1. La tua stretta di mano: pitch di 30 secondi
Se sei attento, e proattivo, puoi incontrare una persona potenzialmente interessata a finanziare nuovi progetti in varie circostanze (meeting, conferenza, ascensore, aereo, cena, ecc.). Non hai le slide o altri supporti sotto mano, non hai neanche molto tempo: devi essere incisivo, originale e convincente.

L’obiettivo di questo primo pitch è interessare l’investitore, catturare la sua attenzione, stimolare la sua curiosità e, ovviamente, avere il suo biglietto da visita. Quando lo contatterai, qualche giorno dopo, per avere un appuntamento, deve ricordarsi di te e della tua proposta.
Come costruire il tuo pitch?
Non puoi descrivere tutto il tuo progetto o le azioni che intendi compiere: cerca di raccontare, in modo affascinante, il risultato finale.
Mi chiamo Paolo Rossi, sono sviluppatore software; incontro ogni giorno persone stanche di viaggiare così tanto per riunioni di lavoro con i colleghi di altri paesi. Sto sviluppando un software per permettere, a queste persone, di dialogare in videoconferenza (tramite internet) con partner di ogni parte del mondo rimanendo comodamente sedute alla loro scrivania. Meno stress, meno spreco di tempo e di denaro, più energie e passione per il lavoro vero. Mi piacerebbe raccontarle più dettagliatamente il mio progetto
Nel tuo pitch da 30 secondi, quindi, non devono mancare:
– il tuo nome e la tua professione
– l’esigenza che hai colto
– il modo il cui intendi risolverla
– la richiesta di un appuntamento (e del biglietto da visita)

Per rendere efficaci ed appassionati discorsi così brevi è necessario costruirli con cura, soppesare le parole e ripeterli più volte (senza impararli a memoria), finché non diventano fluidi e naturali.

lunedì 11 luglio 2016

COME DIVENTARE UN ARTISTA FAMOSO

come diventare famosi - Bisogna viaggiare per farsi conoscere

Bisogna viaggiare e mettersi in mostra per farsi conoscere. Un libro raccoglie le principali fiere ed esposizioni, occasioni imperdibili per "diventare qualcuno"
COME VENDERE LE PROPRIE CREAZIONI - HOW TO SELL ART